Il direttivo dell’associazione ricorda l’impegno senza fondi pubblici per la valorizzazione dello storico sito
TERAMO – Nel giorno in cui si celebra l’avvio di lavori per ripristinare, con mezzi propri di una impresa edile, l’antico splendore della Fonte della Noce, è giusto tributare la necessaria riconoscenza a chi questo storico e per i teramani affezionato sito, ha tenuto sempre sotto cura e tutela, con oltre trenta giornate di lavoro: Petrut Archeoclub Teramo.
Dopo il ringraziamento pubblico che il sindaco D’Alberto ha rivolto al direttivo e a tutti i soci, è lo stesso direttivo dell’associazione a ricordare quanto fatto, senza finanziamenti pubblici, per la Fonte della Noce, da anni.
Ben vengano cioè, le iniziative di mecenatismo come quella della Marcozzi Costruzioni, tanto utili e mai troppo utilizzate nella tutela del patrimonio storico culturale cittadino, ma “la tutela, lo studio, la valorizzazione, la pulizia e la conseguente fruibilità della Fonte della Noce è stata portata avanti dai volontari di questa associazione che insieme ai cittadini, hanno dedicato giornate di lavoro non solo alla fonte ma anche all’area antistante favorendo un continuum spaziale con il parco fluviale“.
Non solo: Petrut Archeoclub Teramo ha per prima ‘scoperto’ e investito sulla potenzialità della Fonte della Noce quale ‘teatro naturale’, “con l’eliminazione dell’infestante vegetazione arbustiva nei dintorni e nelle fioriere, mettendo a dimora sessanta piantine di lavanda“.
Ecco dunque che il recente evento ricompreso in ‘Teramo Natura Indomita’, rientrato nella manifestazione “solo per volontà di fare rete e sinergia, è stata un’iniziativa programmata ancora prima che il Comune di Teramo e gli enti finanziatori, ideassero il progetto eventi al parco fluviale. Precisiamo questo per un semplice motivo: Petrut Archeoclub Teramo non usa i luoghi del parco fluviale per svolgere manifestazioni o organizzare eventi, perchè il Covid19 non favorisce tale organizzazione negli spazi chiusi; Petrut Archeoclub Teramo organizza gli eventi per far conoscere la Fonte della Noce, per mantenere alta l’attenzione di un luogo simbolo per i teramani e per presidiare uno scenografico luogo della città, abbandonato da troppi e da troppo tempo“.
“L’Archeoclub – conclude la nota del Direttivo – continuerà il suo lavoro anche quando le manifestazioni organizzate dal Comune saranno terminate e lo farà anche senza alcun finanziamento pubblico, esattamente come si è andati avanti fino ad oggi“.